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Politica

Caivano, sfiduciato il sindaco Enzo Falco: ecco il comunicato di Caivano Conta

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Un violento scossone ha investito il Comune di Caivano, visto che l’ormai ex sindaco Enzo Falco è stato sfiduciato dalla sua maggioranza, che dopo 3 anni ha deciso di porre fine all’esperienza di governo.

Ecco il comunicato:

“Per quanto ci riguarda, oggi sarebbe troppo facile puntare il dito e scrivere ‘ve l’avevamo detto’, perché era a tutti chiaro che il carrozzone avrebbe vinto ma non avrebbe governato. Semplicemente la storia si è ripetuta, stessi attori, stessi valori, stesse scelte, stessi risultati.

Non ci lasceremo coinvolgere nelle polemiche, negli scontri, perché per quanto ci riguarda quando la maggioranza si sgretola, l’opposizione può solo prenderne atto. Noi abbiamo rivendicato alle ultime amministrative la nostra diversità da questo modo di fare politica, e lo abbiamo fatto sui valori, sui temi, sul programma, sulla formazione di una coalizione, senza mai essere ossessionati dalla vittoria.

Se i cittadini ci sceglieranno un giorno per governare questa città, lo vogliamo fare con i migliori presupposti: liste e programmi che segnino una netta discontinuità. Proponiamo valori diversi, un approccio all’amministrazione diverso: per noi è assurdo, tanto per fare un esempio, che si possano spendere due milioni di euro in manutenzioni senza fare una gara d’appalto, tra affidamenti diretti e somme urgenze. Avremo modo e tempo per entrare nei dettagli del fallimento amministrativo, tema per tema, settore per settore, spiegando ancora una volta perché siamo lontani da quel modo di intendere la politica e l’amministrazione.

Possono offenderci, possono tirare fango contro persone perbene, è un campo di discussione che non ci appartiene. La nostra priorità è il degrado in cui versa Caivano e una classe politica fallimentare che da trent’anni commette sempre gli stessi errori, restituendo al territorio degrado, rifiuti, occasioni perse, instabilità, ingovernabilità, commissariamenti e una cattiva amministrazione incompatibile con la legalità e la trasparenza.

Noi con lealtà ci siamo messi di fronte e come conseguenza di scelte coraggiose abbiamo preferito perdere le elezioni per restare coerenti con la nostra diversità, con il nostro progetto di governo che prevede un cambiamento radicale, anche nei toni e nella qualità del dibattito.

Non parteciperemo alla sagra delle offese e del fango, cercheremo piuttosto di offrire per l’ennesima volta un’opportunità di cambiamento e di riscatto. Su questo chiederemo consensi e fiducia ai cittadini. Esattamente come fatto tre anni fa, con impegni chiari, diretti, alcuni innovativi, mettendoci la faccia e la competenza della classe dirigente che proporremo.

Siamo impegnati ad alzare l’asticella del confronto per restituire decoro e dignità ad una politica locale che anche in quest’ultima esperienza ha espresso il peggio di sé, mortificando la città. Lo ripetiamo con orgoglio, ben oltre il risultato che arriverà. Dov’eravamo lì siamo rimasti: sulla sponda dell’interesse collettivo e della serietà. Lì ci ritroverete sempre, non solo alle elezioni!”

Economia e Finanza

Dal 1°luglio entra in vigore la ‘Sugar Tax’ per le bevande: “Aumento del 14% su ogni litro di prodotto”

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Un nuovo balzello si appresta ad entrare in vigore dal prossimo 1° luglio, si tratta della cosiddetta sugar tax; inizialmente introdotta con la legge finanziaria del 2019 e successivamente rinviata. La misura che impatterà sulle bevande zuccherate, le quali per i prossimi due anni saranno tassate di 5 centesimi al litro, fa registrare importanti stroncature sia nel campo dell’impresa che tra gli esponenti del governo. Per Confindustria “aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto” ed andrà ad impattare sul calo dei volumi del 5%. Ad alzare i toni ci ha pensato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani secondo il quale “la Sugar Tax non comporta grandi introiti nelle casse dello Stato, si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero”. E stamattina si è fatto registrare un importante commento da parte sindacale con Ferdinando Palumbo, dirigente Cisal, il quale ha dichiarato: “Si rischia un’emorragia occupazionale, soprattutto nelle regioni del meridione d’Italia, dove sono di stanza le major nazionali ed internazionali del settore. Sarà una tassa più simile alle accise sulla benzina ed a quelle sul tabacco, la quale, a differenza di quanto accade per i consorzi di riciclo di vetro, carta e plastica, sarebbe utile soltanto a far cassa e che non cambierebbe di un millimetro le abitudini alimentari della cittadinanza. A voler essere cauti” ha concluso il sindacalista “nelle sole province di Caserta, Salerno e Catania metterebbe a rischio 500 posti di lavoro”.

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Napoli

Comune di Napoli, possibili investimenti con una delegazione saudita

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Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso dell’incontro nella sede dell’Unione industriali di Napoli, con una delegazione saudita arrivata in città per valutare possibili investimenti, ha dichiarato: “Questa visita rappresenta per noi una grande opportunità per trovare nuovi capitali, per avere possibilità di investimento in tanti settori. C’è una ritrovata fiducia nei confronti della città e noi dobbiamo rafforzare questo clima che c’è attorno a Napoli a livello internazionale che oggi viene trattata alla stregua di Milano e di Roma”.
Domani, la delegazione avrà una sorta di bilaterale con il sindaco e con i rappresentanti dell’amministrazione comunale che mostreranno loro le grandi aree di sviluppo presenti in città, con particolare riferimento all’area orientale e alla zona occidentale, ma anche la realtà turistica cittadina.
La delegazione ieri ha visitato Pompei e Napoli sotterranea.

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Politica

Lo strano caso di SANT’ANTONIO ABATE: la sindaca Abagnale non avrà avversari alle elezioni comunali 2024

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Potremmo chiamarlo “Lo strano caso di Sant’Antonio Abate”, parafrasando il film con protagonista Brad Pitt. Ed in effetti è un vero proprio caso ciò che è accaduto nel comune, che si poggia sulla pianura sovrastata dalla catena dei Monti Lattari, dove la sindaca Ilaria Abagnale si è ritrovata a non avere sfidanti per le elezioni comunali 2024.
Ricandidata per il bis dopo cinque anni al governo del suo piccolo comune in provincia di Napoli, ha già presentato la sua candidatura a sindaca sostenuta da quattro liste civiche di orientamenti politici diversi, ha capito solo alle 12 di sabato di non avere avversari.
Sicché, Abagnale avrà come unico “avversario” il raggiungimento del quorum per la validità delle elezioni, vale a dire il 50% più uno degli aventi diritto al voto. All’ultimo momento non hanno presentato le loro liste gli avversari che pure avevano annunciato la propria candidatura: Carmine D’Aniello, che aveva preparato tre liste, e Salvatore Nastro.
Entrambi avrebbero avuto problemi nella raccolta delle firme necessarie al deposito delle liste.

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